Siracusa, 30 novembre 2022: Nella seconda metà del mese di agosto avevo sollecitato il nuovo direttore del Parco Archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa ad intervenire per mettere in sicurezza e far ritornare a nuova vita l’ex orto botanico fra il viale Paolo Orsi e via Basento, ormai ridotta ad una landa lurida e desolata che incuteva paura e tristezza ai cittadini ed ai visitatori della nostra città. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Come si ricorderà, inoltre, ogni anno, compreso l’attuale, l’orto botanico, in uno stato di assoluto abbandono e di completo degrado, diventato ormai una discarica a cielo aperto, è stato oggetto di numerosi incendi che hanno messo a rischio anche la vita degli abitanti di via Basento oltre a quella dei numerosi automobilisti per la presenza di enormi alberi che rischiano di cadere nella pubblica via perché ormai privi di vita a causa del fuoco degli anni precedenti.
Con rara, forse unica, celerità, il nuovo direttore del Parco ha recepito la mia richiesta ed ora, dopo settimane di lavoro, l’orto, insieme alle immondizie più vergognose che verranno certamente conferite in discarica, è ritornato alla luce e non offre più lo spettacolo di degrado vergognoso e squallido a cui eravamo abituati da tempo immemorabile.
Nel ringraziare il direttore del Parco, Dott. Antonello Mamo, per l’intervento sicuramente gradito a quanti amano la nostra città, ha proseguito Vinciullo, mi permetto un ulteriore suggerimento: perché non affidare il Parco agli studenti ed ai docenti dell’Istituto Agrario della nostra città?
Sono sicuro che, ha concluso Vinciullo, i discenti e i docenti dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente ‘Principe di Napoli’, che fa parte della grande famiglia dell’Istituto ‘Insolera’, sapranno rivalutarlo, dimostrando tutte le loro competenze e conoscenze, trasformandolo in un luogo degno dell’ingresso della nostra Città, un sito dove la bellezza della natura si manifesterà in tutto il suo splendore rendendoci orgogliosi di questo luogo che è stato finalmente sottratto alla sporcizia ed all’incuria devastatrice che è durata moltissimi anni, troppi per una città che è stata la capitale dell’Occidente prima dell’arrivo dei romani.
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