Siracusa, 3 gennaio 2023: Saranno distribuiti, con il nuovo anno agli aventi diritto, i 35 milioni di euro per gli invasi artificiali in Sicilia, secondo una distribuzione del precedente Governo regionale.
L’ennesimo atto iniquo nei confronti della provincia di Siracusa, l’ennesimo comportamento ingiusto nei confronti degli agricoltori del nostro Territorio. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Infatti, i laghetti artificiali, che ormai sono indispensabili per l’economia agricola siciliana, dato che le precipitazioni non sono più omogenee come un tempo e che i dissesti idrogeologici sono dovuto alla mancata regimentazione delle acque a causa delle precipitazioni forti e improvvise che si vengono a creare, non sono altro che delle piccole dighe che gli agricoltori possono, o in questo caso potevano, realizzare per la raccolta e la gestione dell’acqua superficiale che altrimenti si disperde.
Non bisogna dimenticare che, ha proseguito Vinciullo, l’aumento del costo dell’energia elettrica ha costretto numerosi allevatori ad abbattere i propri capi di bestiame in quanto non è stato possibile, in quest’ultimo periodo, irrigare i campi com’era necessario per il mantenimento soprattutto degli allevamenti da latte.
Inoltre, questi bacini artificiali sono di fondamentale importanza in caso di incendio perché danno la possibilità di poter attingere direttamente sul luogo all’acqua per spegnere il fuoco senza doversi recare a parecchi chilometri di distanza.
Non occorre ripetere che queste dighe vere e proprie che verranno realizzate hanno l’obiettivo di combattere il dissesto idrogeologico dovuto alle precipitazioni torrentizie che siamo costretti a subire.
Sono 314 i laghetti artificiali finanziati ma, al solito, sono stati distribuiti in maniera iniqua e non corretta, mortificando, ancora una volta, la provincia di Siracusa che, in assoluto, è quella che ha ottenuto le minori risorse e un numero limitatissimo di laghetti finanziati, inferiori al 3%.
Infatti, ha continuato Vinciullo, basta vedere i dati: Enna ha 54 laghi finanziati, Palermo 53, Catania 50, Agrigento 40, Caltanissetta e Messina 35, Trapani 23, 15 Ragusa e, al solito ultima delle province siciliane, Siracusa con 9.
Siamo certi che con il nuovo Governo Schifani l’atteggiamento iniquo, che è durato ben 5 anni durante il Governo Musumeci, venga meno e che con il nuovo presidente la provincia di Siracusa possa ottenere quello che le è dovuto, soprattutto a fronte del fatto che solo grazie alle tasse pagate in provincia di Siracusa il Governo regionale e anche il Governo nazionale possono ogni anno chiudere i loro rispettivi bilanci.
Ma una domanda sorge spontanea, anche se polemica: ma la responsabilità è sempre di chi governa, di chi ci rappresenta, o forse anche di chi elegge i propri rappresentanti?
Come sempre, ha concluso Vinciullo, ai posteri l’ardua sentenza.
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